Semplicemente Q
Leica Q - la rivoluzione nella tradizione
Una macchina che rompe con il passato, tenendo sempre alta l'eccellenza del proprio nome. Forse ai tempi dei grandi Maestri, sarebbe stata la camera perfetta da fotogiornalismo: veloce, piccola, con una qualità di immagine straordinaria. oggi viene osannata da molti e disprezzata da altri.
un corpo perfetto non esiste: esiste invece il miglior compromesso per quello specifico periodo della nostra vita. Qualcosa che sia direttamente collegato al nostro cuore e al nostro cervello e che esprima in sequenze binarie digitali quello che la nosta immaginazione vorrebbe tir fuori da quell'attimo di vita.
La Q va capita: offre una ottica straordinaria non per tutti (28 mm), unita ad un ottimo sensore e una velocità operativa coerente con le aspettative. Ci sono fotografi che impostano le uscite, carichi di obbiettivi che coprono dal fisheye al tele spinto; il caso vuole che in quel determinato momento irripetibile che volevi congelare o hai la focale sbagliata o stavi cambiando obbiettivo. La compattona non ha questi problemi; ti devi adattare e pensare a 28 mm, 35 mm e 50 mm (in crop digitale jpeg). Se ci riesci hai in mano, quanto di più perfetto oggi si possa chiedere alla tecnologia.
Leica ha sviluppato una macchina che a differenza della M240 offre un file pronto (jpeg) di qualità che spesso e volentieri risulta migliore rispetto ad una successiva post produzione da negativo digitale. Il bianco e nero, è interpretato alla perfezione dalla piccola: poche regolazioni sul contrasto e nitidezza e il gioco è fatto.
Cosa migliorerei? Via il wifi, e touch, dentro un mirino ottico essenziale per lavorare in manuale quando siamo in totale oscurità (telemetro...) in ultimo un controllo sulla grana diretta sul jpeg.
Stop.
Per me adesso questa è la macchina, che si sintonizza meglio con le mie emozioni.
30 dicembre 2015